Nell’ambito delle celebrazioni per la Liberazione, Marco Brinzi torna in scena con uno spettacolo dedicato all’antifascismo. La pièce si svolgerà il 24 aprile al Cred di via Sant’Andrea n°33, nella Sala Maria Eletta Martini alle ore 18. Lo spettacolo viene riproposto dopo la prima rappresentazione assoluta del novembre scorso sul palcoscenico del Teatro del Giglio mentre il 23 gennaio è stato portato in scena all'auditorium dell'Università Bocconi, nella giornata organizzata dalla Fondazione Roberto Franceschi Onlus di Milano, in occasione della ricorrenza della morte di Roberto Franceschi che venne ucciso da colpi di arma da fuoco nel 1973 durante uno scontro nato nell’ambito di un’iniziativa del Movimento Studentesco che si doveva tenere proprio alla Bocconi.
Brinzi torna quindi a Lucca con l’appuntamento del 24 aprile promosso e organizzato da Comune e Provincia di Lucca, Anpi Lucca e Istituto Storico della Resistenza.
Marco Brinzi porterà in scena il monologo “Autobiografia di un picchiatore fascista” tratto dal libro di Giuliano Salierno. Il celebre attore lucchese, che già in passato è stato protagonista di una performance teatrale riguardante le ultime ore di vita di Don Aldo Mei, torna quindi a raccontare temi che hanno segnato la storia del Paese. Lo spettacolo, ideato dallo stesso attore, ripercorre la biografia di un uomo dichiaratamente fascista e, facendolo, racconta i meccanismi che ancora oggi possono far avvicinare le persone all’ideologia fascista.
Come lo è stato per l’interpretazione di Don Aldo Mei, Brinzi attraverso la sua arte torna a sottolineare l’importanza di mantenere vivi i ricordi che hanno portato all’Italia come oggi la consociamo, ribadendo i valori su cui si fonda la Costituzione e quindi il Paese stesso.
“Con questa iniziativa dedicata alle celebrazioni per la Liberazione vogliamo ancora una volta rimarcare l’attenzione verso il mantenimento della memoria riguardo agli avvenimenti che hanno segnato la nostra storia – commenta l’assessora alla Continuità della Memoria Storica Ilaria Vietina – Marco Brinzi torna a Lucca ancora una volta con una rappresentazione intensa che non mancherà di suscitare riflessioni su temi di rilevanza per tutta la comunità. Dopo le iniziative per le giornate della Memoria e del Ricordo dei mesi scorsi riproponiamo un nuovo appuntamento divulgativo per le scuole e per la cittadinanza. Nel ringraziare Brinzi per il suo continuo impegno culturale – conclude l’assessora – invito i cittadini a prendere parte a questo appuntamento che coniuga teatro e storia”.
Giulio Salierno, l’autore del libro su cui si fonda lo spettacolo di Brinzi, è stato negli anni ’50 attivista di spicco del Movimento sociale italiano romano, segretario della sezione di Colle Oppio. Salierno frequenta le alte sfere del partito e arriva anche ad essere ammesso nell’elitaria cerchia degli allievi di Julius Evola, esoterista e filosofo del nazismo. Diciottenne fu condannato a trent’anni di reclusione per omicidio a scopo di rapina nel corso di un diverbio a seguito del quale uccide un ragazzo che aveva resisto al furto della sua auto nel quartiere di Roma Eur. Salierno fugge in Francia dove si arruola nella Legione Straniera ma viene catturato dall’Interpol e imprigionato in Algeria. In carcere l’ideologia fascista che lo aveva animato fino a quel momento comincia a vacillare e il percorso di trasformazione giunge a compimento nelle carceri italiane dove Salierno sviluppa una nuova coscienza politica.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito. E’ necessario però prenotarsi contattando il Comune di Lucca all’indirizzo: mlombardi@comune.lucca.it