Spesso e volentieri, soprattutto in periodi complicati e di aumenti dei tassi di interesse, come tra l’altro quello che stiamo vivendo attualmente, tra le varie soluzioni ce n’è una che si distingue per efficacia. Stiamo facendo riferimento alla rinegoziazione del mutuo, che rappresenta una mossa strategicamente veramente importante per cercare di spendere di meno sulla rata.
Una scelta che diventa quasi inevitabile quando i tassi aumentano in misura importante e raggiungono livelli eccessivi. È chiaro che, in attesa che il Governo possa introdurre, ma non lo farà prima della legge di bilancio del prossimo anno, degli strumenti per combattere in maniera efficace l’aumento sui tassi di interesse dei mutui, ecco che serve trovare delle alternative. La surroga del mutuo rappresenta uno degli strumenti da valutare a fondo, anche perché permette di rivedere completamente la somma caratterizzante la rata sui vari mutui a tasso variabile.
Ridurre la rata del mutuo
Ci sono numerose opzioni che si possono prendere in considerazione per apportare delle modifiche alle condizioni del mutuo che è stato sottoscritto, in maniera tale da fare in modo che diventino più convenienti. Ci sono determinate opzioni che sono obbligatorie in base a quanto è previsto dalla legge, per fare in modo di tutelare le fasce più povere. Altre condizioni, invece, possono risultare più o meno vantaggiose in base alla legge dell’offerta presente sul mercato. Tra gli strumenti maggiormente diffusi troviamo sicuramente la surroga e la rinegoziazione del mutuo.
Quali sono gli strumenti bancari da usare
L’obiettivo è inevitabilmente quello di poter ottenere un tasso di interesse il più possibile ridotto. In questi casi è chiaro che la rinegoziazione è la soluzione migliore da sfruttare per spendere di meno mensilmente. Non solo, dal momento che si può anche pensare di rinegoziare la durata del mutuo. Anche in questo caso, si tratta di un’opzione decisamente interessante per estendere il costo del debito rimasto e ridurre l’importo delle varie rate mensili. Altrimenti, si può anche pensare di rinegoziare il mutuo, provando a cambiare il tasso, passando da quello variabile a quello fisso. In questo modo, si otterrà sicuramente un livello più alto di stabilità.
Cosa valutare per la rinegoziazione del mutuo
Come si può facilmente intuire, può tornare utile capire la fattibilità di una simile operazione. Di conseguenza, è bene considerare non solo i vantaggi, ma anche gli svantaggi, eventualmente dovessero esserci. Prima di tutto, è bene mettere in evidenza come la rinegoziazione sia un’operazione possibile in ogni momento nel corso del contratto, ma la cosa migliore da fare è senz’altro quella di optare per una simile scelta in quelle fasi di tranquillità economica, quando i tassi sono stabili e piuttosto bassi.
Non esiste alcuna tempistica o vincolo temporale da rispettare dopo il quale si può scegliere di effettuare la rinegoziazione del mutuo. Proprio per questo motivo, gli unici termici sono quelli inseriti dalla banca all’interno del contratto. Ad ogni modo, è giusto sottolineare come l’operazione di rinegoziazione del mutuo non è sempre così conveniente. Giusto per fare un esempio, se sono trascorsi diversi anni da quando è stato sottoscritto il contratto e buona parte della somma richiesta come mutuo è stata restituita, allora la rinegoziazione del mutuo potrebbe portare in dote un incremento della spesa complessiva del mutuo.
L’iter burocratico da seguire
Per la rinegoziazione del mutuo, la prima cosa da fare è quella di spedire una raccomandata a/r alla propria banca oppure una pec, in cui devono essere riportate tutte quelle condizioni del mutuo che si ha intenzione di cambiare. Nel caso in cui la banca dovesse dire di sì, ecco che si dovrà provvedere a discutere nuovamente i vari termini del contratto.
La rinegoziazione del mutuo si può effettuare non solo con la banca con cui è stato sottoscritto il mutuo la prima volta, ma anche con un’altra banca. Anche in questo caso, serve verificare i termini da rispettare, perché non sempre è un’opzione fattibile. La banca, va detto, non ha alcun obbligo di accettare tale proposta, ma se rifiuta, è chiaro che si può sempre pensare di fare richiesta ad altri istituti bancari. Si può pensare, infatti, alla surroga del mutuo oppure alla negoziazione di un mutuo completamente nuovo con un differente istituto bancario. C’è anche una particolare rinegoziazione che è prevista dalla stessa normativa italiana attualmente in vigore, per cui i piccoli mutuatari, che hanno un reddito entro certe soglie, hanno il diritto di richiedere di passare da un tasso variabile al tasso fisso.