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L'Italia? Non è un Paese per gente onesta...

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È di pochi giorni fa la l'ultima rilevazione dell'Istat in cui si evidenzia la drammatica situazione del nostro Paese in tema di lavoro. In Italia infatti il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto la soglia del 46%, e in lucchesia la situazione non è certo migliore.

Praticamente solo un giovane su due ha la “fortuna” - perché ormai chiamarlo diritto fa solo sorridere - di avere un impiego; impiego per altro, il più delle volte, a tempo determinato.

Lo stipendio medio degli occupati in compenso è stato stimato in ben 800 euro mensili (un cifrone!), quindi, considerando appunto che solo un giovane su due lavora, una coppia si trova oggi a dover costruire il proprio futuro con un reddito complessivo di 800 euro al mese.

Ipotizzando che almeno 600 euro se ne vadano in affitto o mutuo, perché a meno di eredità familiari da qualche parte si deve pur abitare, praticamente 200 euro dovrebbero bastare a pagare le bollette, assicurare l'automobile, fare la spesa, e perché no, anche a fare dei figli. Facilissimo no? Rimane solo il dubbio su come investire i risparmi!

Nel frattempo però, ci consoliamo del fatto che almeno i sindaci, i ministri, i finanzieri e gli imprenditori riempiono i telegiornali di notizie che ci fanno ben sperare nella ripresa del nostro Paese, che danno esempio alle nuove generazioni di onestà, lealtà, dedizione al lavoro. Veri e propri stacanovisti del ladrocinio, della corruzione, del menefreghismo più totale verso una società che sta nel frattempo andando a rotoli, anche grazie a loro.

Continuiamo a confrontare scontrini della spesa a caccia di qualche euro di risparmio, mentre sarebbe così facile approfittare del dramma di un'alluvione o di un terremoto per racimolare alle spalle di anonime vittime qualche milione di euro. Sarebbe così di moda girovagare con lo yatch aiutando ogni tanto qualche imprenditore a nasconder sotto terra un po' di rifiuti tossici. Ci renderebbe così “cool” indossare una divisa da controllori e farci pagare per non controllare gli evasori.

E invece noi, sciocchi ed anacronistici giovani, ancora attaccati a valori come la moralità e l'onestà - che poi per altro, da chi li avremo imparati non si sa – siamo talmente testardi e svogliati da continuare a perder tempo con l'università, con tirocini non retribuiti o con l'inutile invio di curricula alle poche aziende ancora vive.

Ci lamentavamo qualche anno fa perché i giovani ambivano ormai a diventar calciatori o “gieffini”, anziché scienziati o astronauti, oggi invece le cose son parecchio migliorate: adesso almeno la TV propone loro modelli migliori,  anziché i soliti sconclusionati malati di esibizionismo rinchiusi in una casa sotto l'occhio delle telecamere, furbi e smaliziati personaggi del mondo politico, industriale e istituzionale capaci di costruire veri e propri imperi sulle altrui disgrazie.

Non sarebbe affatto sorprendente se qualcuno producesse un nuovo format di reality-show. Concorrenti che si sfidano, a colpi di televoto, a chi riesce in meno tempo a farsi regalare casa, a far sparire 20 tonnellate d'amianto, o a diventare igienista dentale personale del Presidente del Consiglio.

Insomma, dobbiamo proprio dar ragione a chi sostiene che si intravedono piccoli segnali di ripresa dalla crisi...

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