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Mezzo chilo di droga negli zaini: arrestati due studenti

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I Carabinieri di San Concordio, da circa un mese, stanno collaborando, sotto esplicita richiesta dei Presidi, con i vari Istituti scolastici presenti sul territorio.
Questa collaborazione che nasce dalla difficoltà dei dirigenti nel far recepire agli studenti il recente decreto che vieta tassativamente di fumare a scuola, anche negli spazi aperti, ha portato i militari a notare alcuni movimenti sospetti e continuativi nel tempo intorno a due giovani, entrambi minorenni.

I due, classe 1996 e 1997, uno lucchese e l'altro pistoiese, erano infatti sommersi di telefonate e messaggi nelle quali venivano richiesti e fissati appuntamenti.

Nella giornata di ieri così, alcuni carabinieri in borghese, si sono appostati fuori dalla Stazione di Lucca, luogo da cui i due minori, erano soliti iniziare la loro passeggiata verso l'Istituto scolastico.

Nel corso del tragitto, numerosi coetanei si avvicinavano ai due effettuando strani movimenti e passaggi di mano in mano:  altro non erano che acquirenti che si rifornivano da loro di marjuana.

A quel punto i militari hanno così deciso di intervenire fermando i due giovanissimi spacciatori ed 8 dei loro “clienti”.

Per quest'ultimi è scattata immediatamente la segnalazione al Prefetto, mentre per i baby-pusher l'arresto immediato.

All'interno degli zaini nascondevano ben 270 grammi di sostanza stupefacente che, a loro dire, avevano acquistato per la prima volta il giorno antecedente da un marocchino nei pressi della Stazione.
Alcune palesi contraddizioni nelle dichiarazioni che i due hanno rilasciato ai militari, ammettendo peraltro che la droga era stata acquistata per esser poi spacciata, hanno però condotto i Carabinieri su un pista ben più precisa, confermando loro quanto già sospettato, ovvero che questa attività proseguiva già da tempo.

Dalla successiva perquisizione effettuata all'interno delle abitazioni dei due ragazzini, sono saltati fuori altri 260 grammi di marjuana calabrese, due bilancini di precisione, vari trita-marjuana, e persino un tirapugni; forse i due si erano immedesimati fin troppo nella parte dei banditi!

Inutile dire lo sconcerto e la disperazione dei genitori che, increduli, sono caduti dal cielo quando hanno appreso la notizia e si sono trovati davanti a quell'ingente quantitativo di droga, nascosta proprio sotto il loro stesso tetto. Il giovane pistoiese la aveva riposta nella stanzetta che aveva adibito a sala prove con il suo complesso musicale, all'interno di alcuni barattoli di marmellata che custodiva gelosamente accanto alla batteria .

Insomma, due giovani di famiglie perbene, amanti della musica, sportivi, senza nessun particolare problema, rimasti a loro volta vittime del “soldo facile”, di quell'ebbrezza che può dare a 17 anni l'esser cercati da tutti, l'avere il portafoglio gonfio, l'esser considerati dei “ganzi”. Quella stessa ebbrezza però, adesso, gli costerà davvero cara.

Il Capitano dei Carabinieri, Lorenzo Angioni, ci tiene a far sapere che i militari dell'arma sono sempre disponibili a ricevere genitori, professori, o chiunque voglia avere delucidazioni e consigli su come capire da vari indizi se i loro figli o studenti stiano imboccando una brutta strada.

Lo spaccio effettuato dai minori è infatti - sostiene Angioni -  molto più difficile da scoprire di quello effettuato dai "professionisti" perchè, mentre quest'ultimi, generalmente, hanno un tenore di vita molto alto, la cui incoerenza con il loro stato occupazionale li porta sovente allo scoperto, i minori spacciano invece solo una parte dello stupefacente acquistato, ovvero il minimo che gli consenta di ripagarsi la restante parte di cui sono loro stesso utilizzatori e quindi, aldilà delle 100 euro in più che possono avere in tasca, non evidenziano incoerenze così palesi.

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