Lo scorso 25 aprile un 28enne lucchese si era precipitato dai Carabinieri al calar della sera denunciando di esser appena stato vittima di una rapina al distributore di Pontetetto. Un uomo, giunto a bordo di uno scooter nero e travisato da un casco l'aveva, a suo dire, intimato con un coltello a consegnargli il portafoglio e, senza opporre resistenza, per salvaguardare la propria incolumità così aveva fatto.
I Carabinieri della stazione di San Lorenzo a Vaccoli, che avevano raccolto la denuncia, erano però rimasti titubanti circa alcuni dettagli raccontati dal giovane. Uno su tutti, il ragazzo aveva dichiarato di aver inseguito il rapinatore a bordo della sua Ape sino a San Concordio. I militari che hanno verificato il tragitto si sono presto resi conto che un motocarro non avrebbe mai potuto star dietro così a lungo ad un molto più veloce motociclo.
A confermare i dubbi dei Carabinieri sono state le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza del distributore visionate nei giorni successivi: della rapina nessuna traccia.
Il giovane è così stato convocato nuovamente in centrale dove, a seguito di un lungo interrogatorio, è crollato raccontando la verità dei fatti.
Quella sera era stato con una prostituta e qui aveva perso il suo portafogli. Non sapendo come giustificare lo smarrimento ai familiari con cui vive a Capannori ed in preda al panico aveva così deciso di inventarsi una storia che potesse risultare credibile e da qui l'idea di simulare una finta rapina.
Questo “scherzetto” però adesso gli costerà caro in quanto, i Carabinieri della stazione di San Lorenzo, lo hanno denunciato per procurato allarme e simulazione di reato. Accuse di cui adesso dovrà rispondere davanti a un giudice.