La procedura, già testata e funzionante, era sempre la stessa. Due individui entravano in contatto con persone bisognose che, per mancanza di un impiego fisso, non riuscivano ad ottenere un prestito dalle banche, e offrivano loro una veloce “soluzione”.
La proposta era così fatta: “Noi ti procuriamo una finta busta paga e documenti contraffatti e tu vai a Mediaworld ad acquistare materiale per qualche migliaia di euro richiedendo un finanziamento con le credenziali che ti abbiamo fornito”.
Una volta ricevuta la merce i due truffatori la piazzavano sul mercato per poi dividere il provento della vendita con il complice occasionale.
Ad accorgersi della truffa una commessa insospettita dall'aver notato più volte le stesse due persone fare dei sostanziosi acquisti, ma accompagnati sempre da una diversa persona.
A confermare i sospetti della giovane è stato il riscontro del codice fiscale utilizzato nell'ultima occasione. La data di nascita riportata sul tesserino dell'acquirente non combaciava con quella riportata sulla carta di identità.
Così quando i tre complici si sono recati al centro commerciale per ritirare la merce ordinata – televisori e telefoni cellulari per un valore di oltre 4.000 euro – a consegnare loro il materiale ci hanno pensato i Carabinieri della Radiomobile.
Condotti in caserma, A.C., classe '64, I.R., classe '81 e A.L. del 1963, tutti residenti a Porcari, sono stati denunciati per truffa in concorso e falso in scrittura privata. A.C., già ai domiciliari per precedenti reati, è stato inoltre denunciato per la violazione dell'ordinanza.